SINOSSI
Giovanni Sebastiano BACH ha creato uno dei più drammatici oratori della storia della musica. Ma, quando entra a Leipzig, il contratto porta una clausola che gli imedisce di continuare nella direzione dell'opera-oratorio. Tutto sembra far credere che BACH si pieghi a questa regola di buon cuopre... eppure Mario Feroce trova nella scrittura del Maestro un rebus lasciato alle generazioni future...
NOTE del REGISTA
Ero ancora un bambino quando feci il mio primo incontro con la Croce sulle terre bruciate della mia Sicilia. Essa sorgeva dals suolo, tale un arbero indigente e maestoso. Quel giorno appresi quanto questo simbolo rappresenterebbe per la mia vita e la mia carriera. Mille domande attraversarono la mia mente : perché quest'uomo era così umiliato ? perché questa sofferenza sottomessa ? e questa nudità ? e perché tanto sangue ? La risposta tarò a venire. Più tardi, nelle chiese, quello che mi attirava di più, non erano i sermoni od i riti : se alzavo gli occhi al cielo, mi perdevo delle ore a contemplare l'architettura magestuosa crata da uomini minuscoli, ma con una fede così enorme... La stessa fede che animava i pittori, dandomi gusto alla potenza dei colori per dar forma al divino. E npoi questa donna, sempre ai piedi della Croce, perché tanta sofferenza nei suoi occhi... in questa bocca senza verbo ? È tutto questo que ha motivato, in me, questa Passione : la pittura del Veronese, la potenza della Croce, la sofferenza di questa Madre. Questa Madre soffriva più che glia ltri personaggi. Gesù sapeva ciò che succedeva... l'aveva anche voluto (temuto ma voluto). Ma come Lei avrebbe potuto accettare di perdere suo Figlio ? Non c'é niente di peggiore che perdere i figli... Non ci sono parole capaci d'esprimere una tale sofferenza (come "orfano"). Desidero parlare di questa sofferenza, più che della visone puramente spirituale dell'opera. Sofferenza comune a tutte le religioni, a tutti i popoli. Solamente grazie ad essa potremmo parlare di spiritualità usando lo stesso linguaggio. È per questo "Stabat Mater" che ho deciso di cominciare lo studio della Passione, per mettermi al servizio di BACH e della sua musica. L'Aria "Es ist vollbracht", dopo l'ultimo sospiro di Gesù, per natura altamente drammatica, comporta una struttura ABA molto marcata, che sottolinea, a mio senso, la dualità del ruolo : Maria, madre afflitta E Maria, docile di fronte alla richiesta Divina... Questa dualità la voglio vedere sulla scena ! Un altro punto forte é il tradimento di Pietro che ho voluto giustapporre a quello di Giuda nel "Ach, mein Sinn", fuga tormentata.
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